Pro Piacenza, arriva il primo match ball. Franzini: “Mai avuto timore di un crollo”

11 Aprile 2014 18:15

Mister Arnaldo Franzini

Mister Arnaldo Franzini

Guai a parlare di promozione in tasca, di traguardo ormai ad un passo o di Lega Pro già realtà: tutti quanti discorsi che è meglio non innescare al quartier generale del Pro Piacenza al termine dell’ultima fatica settimanale. Ci abbiamo provato a strappare a mister Franzini una mezza ammissione della situazione invidiabile della squadra dominatrice del torneo, ma la risposta è stata quella preventivabile da parte del tecnico di Vernasca che interpreta al meglio il ruolo di “pompiere”, a smorzare ogni tipo di facile entusiasmo.
“Non abbiamo fatto nulla – dice Franzini – e con le squadre sulla carta inferiori, abbiamo sempre faticato, dunque, meglio non sottovalutare l’impegno di domenica prossima: ci attende una formazione assai agguerrita”.

Verissimo: al Siboni arriva un Mapello Bonate affamato di punti, ma ciò non toglie che domenica, conti alla mano, potrebbe già esser tempo di stappare lo champagne messo finalmente in fresco domenica scorsa dopo il blitz di Sesto San Giovanni. Una vittoria che ha scacciato timori e segnali sinistri giunti dopo una mini serie di gare senza vittorie: indizi che per tanti sembravano significare un epilogo fotocopia rispetto a quanto visto lo scorso anno, quando la promozione scivolò via proprio nelle ultime gare di campionato. Con il Mapello sarà sufficiente una vittoria di Cazzamalli e compagni e un concomitante passo falso dell’Inveruno.
“Non ho mai avuto timori particolari – ha detto ancora Franzini -: si è trattato di un calo del tutto fisiologico. Nulla di paragonabile a quanto accadde lo scorso anno”.

Sarà ancora fermo ai box Rieti che oggi si aggirava intorno al campo di allenamento con il referto dell’ultima ecografia al muscolo della coscia infortuata. Un’assenza pesante, visto il concomitante forfait di Jacopo Silva bloccato dal giudice sportivo:per il Pro Piacenza ultimi inconvenienti prima di un traguardo che non può proprio sfuggire.

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