Chierico illude il Piace, la Triestina centra il pari: per la D manca solo l’aritmetica

02 Aprile 2023 12:42


Si trattava solo di vincere. Così non è stato e il Piacenza, nonostante manchi ancora la certificazione aritmetica, tornerà tra i dilettanti. Nonostante il gol di Chierico al 5’ della ripresa, le espulsioni per doppia ammonizione di Cosenza (all’11’) e di Accardi (al 40’), forniscono alla Triestina opportunità sfruttata al 42’ con Piaecntini, autore del definitivo 1-1 sulle battute conclusive. Rimane di 4 punti il distacco in classifica tra penultima e ultima della classe a tre turni dalla fine del campionato: sabato prossimo, al Garillli con la Pro Sesto, potrebbe già essere tempo di certezza matematica di serie D. E nella gara al cospetto dell’ex classifica mancheranno per squalifica Cosenza, Zanandrea, Morra e Accardi.

Un epilogo amarissimo per una stagione caratterizzata da scelte errate, confusione societaria e un rendimento scadente per la gran parte del campionato. Non è stato sufficiente l’arrivo di Abbate che ha sì rivitalizzato la squadra, ma che ha pagato a caro prezzo l’avvio ad handicap nell’interregno Scalise e un rendimento insufficiente nella più corposa parentesi guidata da Scazzola. Non è chiaramente a Trieste che il Piacenza vede deciso il proprio destino.

LA FOTOGALLERY DI CLAUDIO CAVALLI:

LA PARTITA

Abbate non ha scelta: senza Cesarini squalificato, al pari di Gonzi, si affida a Plescia in avanti a fianco di Morra, mentre Chierico è l’uomo chiamato a dare freschezza a una mediana completata da Giorno in regia e Suljic sul centro destra, a dialgoare spesso e volentieri con Parisi, dalla parte opposta c’è invece Rizza. Problemi anche in zona difensiva: Nava indisponibile, Masetti non al meglio e così, conferma per Cosenza nella veste di regista difensivo tra Accardi e Zanandrea.

Primi 45′ di tensione, rari interventi dei portieri e soprattutto nessun gol. Il Piacenza ha tentato la strada dell’aggressione immediata ma al 1′, la fuga a destra di Parisi ha trovato chiusura con un diagonale violento sventato da Matosevic. La gara è stata però assai complicata per i ragazzi di Abbate che hanno faticato a costruire gioco palla a terra e consentendo alla Triestina di pressare subito a ridosso degli ultimi trentacinque metri biancorossi. Accardi e compagni hanno prodotto qualche spunto estemporaneo. Nella fase centrale della frazione, Triestina più pericolosa con tentativi da fuori area. Sul secondo operato da Tavernelli, dopo una punizione appena alta, ci ha pensato Rinaldi a deviare senza problemi in calcio d’angolo. Finale e Triestina che ha sempre fornito migliore impressione rispetto ai giocatori di Abbate, in alcune fasi macchinosi e poco reattivi anche sul piano fisico. Già tre gli ammoniti (Accardi, che era diffidato, Cosenza e Suljic). Non ha funzionato l’arma Rizza fino a questo punto, mai innescato con manovre ad ampio respiro. Nell’ultimissimo tratto della frazione però, la più grande opportunità costruita dal Piace: Morra da sinistra a centro area per Plescia il cui intervento mancino in anticipo su un difensore non ha trovato la porta.

Ancora una volta però, alla ripresa del match, la partenza del Piace è fulminante: la percussione a destra di Suljic è ottimamente assistita da Parisi, ma il cross al bacio è del bosniaco che trova Morra, il cui colpo di testa è solo respinto da Matosevic. Ci ha pensato Chierico a scaraventare in rete il pallone vagante e far calare il gelo al Rocco. Situazione ideale per il Piace che può controllare e agire in ripartenza. Tre minuti dopo però, la nuova svolta: Cosenza è punito con il secondo giallo dop un fallo a trequarti su Mbakogu e allora Abbate è costretto a gettare nella mischia Masetti, fuori Pelscia. Ci saremmo attesi un assalto in stile vietnamita da parte dei giuliani che invece, nonostante gli inserimenti di Malomo, Felici e poi Minesso, non riesce a creare scompiglio vero in area di rigore. Fino al 40’, quando il Piace rimane in dieci: espulso anche Accardi per doppia ammonizione e la Triestina sfrutta il doppio vantaggio numerico un minuto più tardi. A segno Piacentini con un piattone al volo da centro area: sull’azione le proteste vibranti dei biancorossi che poco prima l’avevano scampata sul palo centrato da Malomo, di testa. Finale privo di sussulti con la squadra impotente e la Triestina che può festeggiare l’avvicinarsi della certezza playout che invece diventa miraggio per un Piace ormai condannato. E dopo il triplice fischio, espulso anche Zanandrea per proteste: sabato con la Pro Sesto sarà probabilmente necessario il ricorso agli uomini della Primavera.

TRIESTINA-PIACENZA 1-1
MARCATORE: Chierico al 5′ e Piacentini al 42′ s.t.
TRIESTINA (4-2-3-1): Matosevic; Germano, Masi (dal 33′ s.t. Minesso), Piacentini, Rocchetti; Gori (dal 17′ s.t. Malomo), Lollo; Paganini (dal 17′ s.t. Felici), Tavernelli (dal 26′ s.t. Adorante), Tessiore; Mbakogu. (Mastrantonio, Pozzi, Ghislandi, Galliani, Ciofani, Lovisa, Lollo, Pellacani, Celeghin, Sarzi Puttini). All. Gentilini.
PIACENZA (3-5-2): Rinaldi; Accardi, Cosenza, Zanandrea; Parisi, Sulijc, Giorno, Chierico (dal 30′ s.t. Palazzolo), Rizza; Plescia (dal 12′ s.t. Masetti), Morra (dal 42′ s.t. Capoferri). (Fossati, Tintori, Nocchi, Nava, Zunno, Luppi, Munari, Vianni, Hrom). All. Abbate.
NOTE: Ammoniti Suljic, Germano, Rinaldi, Paganini, Tessiore e Zanandrea. Espulsi Cosenza all’11’ e Accardi al 40′ s.t.
ARBITRO: Panettella di Bari.

CRONACA SECONDO TEMPO
Al 42′, parità ristabilita: con il Piace in nove, è stato Piacentini, con un piattone da centro area, a firmare l’1-1 con Rinaldi incolpevole. Forti proteste del Piace per un presunto tocco di mano in area di rigore da parte di un giocatore giuliano.

Al 41′, espulso anche Accardi dopo il secondo giallo di giornata. Per il Piace, saranno quattro minuti, oltre recupero di pura sofferenza: in nove uomini, dopo il rosso per Cosenza, il Piacenza dovrà difendere con le unghie e con i denti il gol di vantaggio firmato Chierico.

Al 37′, palo della Triestina: cross da destra e colpo di testa del neo entrato Malomo che centra in pieno il montante a Rinaldi immobile. Brivido autentico.

Dentro acnche Minesso tra le fila giuliane, la Triestia non riesce a portare, almeno fino ad ora, un assalto vero e proprio, nonostante la superiorità numerica. Bravi i biancorossi ad accorciare in fase di pressione sul portatore di palla triestino.

All’11’, secondo colpo di scena: sulla trequarti offensiva della Triestina, intervento maldestro di Cosenza in appoggio sulla schiena di Mbakogu. Per l’arbitro, un intervento da ammonizione: per Cosenza è la seconda. Subito una sostituzione: dentro Masetti per Plescia. Sarà mezz’ora di sofferenza pura per la squadra di Abbate.

All’8′, reazione della Triestina: diagonale di Tessiore da destra su un pallone sradicato dai piedi di Plescia a trequarti. Ora i padroni di casa stanno alzando forte i giri del motore.

Piacenza in vantaggio. Al 5′, è stato Chierico a rivelarsi autentico rapinatore dell’area di rigore, ribandendo in rete un pallone respinto da Matosevic dopo un colpo di testa di Morra ben indirizzato. Primo gol tra i professionisti per il giovane biancorosso che ha chiuso un’ottima iniziativa sul versante di destra, chiusa da Suljic con un bel cross dal fondo.

E’ ripartito il match al Rocco, Triestina e Piacenza sono sullo 0-0. Subito un cambio operato da Gentilini: dentro Ciofani per Rocchetti. Nessun cambio per Abbate.

CRONACA PRIMO TEMPO
Primi 45′ di tensione, rari interventi dei portieri e soprattutto nessun gol. Il Piacenza ha tentato la strada dell’aggressione immediata ma al 1′, la fuga a destra di Parisi ha trovato chiusura con un diagonale violento sventato da Matosevic. La gara è stata però assai complicata per i ragazzi di Abbate che hanno faticato a costruire gioco palla a terra e consentendo alla Triestina di pressare subito a ridosso degli ultimi trentacinque metri biancorossi. Accardi e compagni hanno prodotto qualche spunto estemporaneo. Nella fase centrale della frazione, Triestina più pericolosa con tentativi da fuori area. Sul secondo operato da Tavernelli, dopo una punizione appena alta, ci ha pensato Rinaldi a deviare senza problemi in calcio d’angolo. Finale e Triestina che ha sempre fornito migliore impressione rispetto ai giocatori di Abbate, in alcune fasi macchinosi e poco reattivi anche sul piano fisico. Già tre gli ammoniti (Accardi, che era diffidato, Cosenza e Suljic). Non ha funzionato l’arma Rizza fino a questo punto, mai innescato con manovre ad ampio respiro. Nell’ultimissimo tratto della frazione però, la più grande opportunità costruita dal Piace: Morra da sinistra a centro area per Plescia il cui intervento mancino in anticipo su un difensore non ha trovato la porta.

Al 44′, pericolosissimo il Piacenza: servizio rasoterra di Morra verso Plescia che, con un intervento mancino, non ha trovato la porta da ottima posizione, anche per la pressione di un difensore di casa.

Sala la marea della Triestina. Tre tentativi da fuori area da parte dei padroni di casa: se i primi due, di Tavernelli e di Lollo non trovano la porta, il destro ancora di Tavernelli da fuori ha trovato la risposta reattiva di Rinaldi. Fase di difficoltà del Piace che difende con affanno e fatica tremendamente in fase di impostazione.

Dopo cinque minuti di possesso Triestina, al 20′, esce dalla pressione il Piace con un’iniziativa, per la verità estemporanea di Plescia che, dopo aver perso palla in un primo tentativo di sfondamento, recupera e arriva sul fondo per un cross mancino a mezza altezza che non trova Morra al centro dell’area piccola grazie all’intervento di Masi.

All’11’, prima ammonizione della partita: l’arbitro Penettella non può esimersi dall’ammonire Accardi, reo di aver steso un avversario a trequarti dopo uno scivolone che poteva costare caro al Piace. Nel frattempo, sono già scintille, a gioco fermo, tra Cosenza e Mbakogu.

Altro tentativo del Piacenza all’8′: troppo debole il colpo di testa di Morra dopo un cross di Rizza da sinistra, per impensierire Matosevic. E’ comunque un Piace che appare determinato.

Avvio movimentato al Rocco: subito pericolosa la squadra di Abbate, oggi in maglia blu, con un’incursione a destra di Parisi, sventata in angolo dal portiere di casa e poi un grosso rischio per la retroguardia del Piace. Sul ribaltamento di fronte, il fischio arbitrale spegne sul nascere un contropiede in campo aperto per un attaccante di casa. Due fiammate che sono rimaste tali nei minuti a seguire. Al 7′, risultato sullo 0-0 ma Piace molto determinato.

Sono in campo al Rocco, Triestina e Piacenza, sfida valida per la quart’ultima giornata del girone B di serie C. Sfida dai contenuti drammatici per il Piacenza che, soltanto in caso di vittoria, darebbe corpo a speranze concrete per una salvezza che rimarrebbe comunque complicata. Plescia al fianco di Morra per ovviare all’assenza dello squalificato Cesarini, al posto di Gonzi, anch’egli fuori perché squalificato, Abbate ripropone Chierico al fianco di Giorno, il regista, e Suljic, l’altra mezz’ala del 3-5-2 completato dagli esterni Parisi e Rizza. A guidare la difesa, oltre al portiere Rinaldi, anche Cosenza con Accardi e Zanandrea a fungere da centrali con l’ex Alessandria. Sul versante friulano, nel riscaldamento out Crimi per un problema muscolare, al suo posto Lollo.

NOTIZIA DELLE 14
Il Piace è arrivato davvero all’ultima spiaggia. O dentro o fuori, o vittoria o retrocessione. Quella di oggi (fischio d’inizio alle 14.30) allo stadio Nereo Rocco contro la Triestina rappresenta, di fatto, l’ultima occasione utile per sperare di agganciare i playout.

Queste le opzioni: il successo riporterebbe Morra e compagni a una sola lunghezza dalla Triestina, penultima e quindi dai playout, quando mancherebbero 270’ alla conclusione del torneo. In caso di pareggio, la “via Crucis” proseguirebbe probabilmente per altri 90’; il ko significherebbe, anche in questo caso, Serie D (quasi) matematica. Non il quadro ideale per una squadra come il Piacenza 2022/2023, in grado di conquistare bottino pieno sei volte su 34.

Capitolo formazioni: Abbate rispolvera Chierico per la mediana. Anche Cosenza parte dal primo minuto al posto di Masetti, non al meglio. Si accomoda in panchina anche Nava, ma non è utilizzabile per infortunio. Gonzi, e soprattutto Cesarini, sono squalificati: in attacco, come annunciato alla vigilia, via libera alla seconda da titolare per Vincenzo Plescia, alla terza da titolare, un gol fino ad ora in 13 presenze.

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