Atlantis chiusa. I dipendenti: “Imprenditori, investite a Sariano”

31 Gennaio 2013 18:13


Atlantis: da oggi è calato il sipario sulla storica azienda di yacht di lusso di Sariano di Gropparello. Dopo 40 anni viene scritta la parola la fine sul sito nautico piacentino di proprietà del gruppo Azimut-Benetti. Quasi 200 dipendenti dicono addio, con rammarico e delusione, ai sacrifici di una vita. Ognuno con la propria storia e con un bagaglio di esperienze professionali oggi più che mai difficili da spendere sul mercato, praticamente fermo. “Ci si sente uno zero” dice Francesco Pucci, ormai ex lavoratore. Lui che da Salerno undici anni fa si era trasferito a Sariano di Gropparello per farsi una famiglia e che ora si trova sulle spalle ben due mutui da pagare: “Ho lasciato il mare per la nebbia perché giù non c’era lavoro” racconta con lo sconforto negli occhi. La moglie, Maria Baratta, madre delle sue due bambine, non nasconde le preoccupazioni per il futuro: la cassa integrazione straordinaria per due anni è stata assicurata, ma i timori restano. Insieme ad altri cinque operai, Pucci era arrivato a trascorrere settanta ore sul tetto dell’azienda al freddo, notte e giorno, per protestare contro la chiusura e ottenere garanzie per il suo futuro e per quello dei suoi colleghi. Ora lui e la moglie si aggrappano alla speranza che un imprenditore decida di investire nello stabilimento di Sariano: va bene qualsiasi settore, basta lavorare.

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