Tema sicurezza, Carlo Berra: “Inaccettabili gli slogan di chi non ha agito per anni”

01 Novembre 2022 19:13

Il tema sicurezza è da giorni sulla bocca di tutti, tra cittadini, istituzioni e rappresentanti politici. Dopo i recenti fatti – poliziotti aggrediti e adolescenti con mazze da baseball – siamo di fronte a un ribalzo di colpe tra l’attuale amministrazione guidata da Katia Tarasconi e la precedente rappresentata da Patrizia Barbieri.

In risposta alle critiche arrivate dalla minoranza, interviene anche il Partito democratico attraverso le parole del segretario provinciale Carlo Berra: “Vivere sicuri a Piacenza è un diritto. Inaccettabili gli slogan di chi non ha agito per anni. Ora bisogna recuperare” il suo monito.

Per Berra “l’attacco del centrodestra contro il sindaco Tarasconi sul tema dell’ordine pubblico è un atto volontariamente strumentale. Se accade poi che la consigliera Barbieri, la quale ha governato la città fino a luglio, richieda solo oggi più strumenti per la Polizia municipale, sorge spontaneo chiedersi con che criterio essa abbia agito negli scorsi cinque anni e soprattutto nel 2021, anno in cui Piacenza è stato l’unico capoluogo di provincia Italiano (insieme a Isernia) in cui il tasso di criminalità è salito”.

“Le aggressioni e le violenze in città non sono certo scoppiate dall’insediamento della giunta Tarasconi ma ben prima – precisa il segretario -. Fuori luogo e comodo ora, lasciato il seggio da sindaco, portare in modo opportunistico il tema della sicurezza al centro del dibattito pubblico, nella speranza che i cittadini si siano dimenticati della corposa carrellata di violenze, risse e aggressioni accadute negli ultimi cinque anni.
Solo per citarne alcune: l’accoltellamento in piazza Cavalli al grido di “Allah Akbar” nel 2021, le risse organizzate da ragazzini minorenni in centro o la donna malmenata e scagliata contro una cancellata per rubarle una borsetta in via Patrioti nel 2020.
La questione della sicurezza a Piacenza è dunque un fatto reale. Come è reale l’allarme che viene da molti cittadini e al quale anche la politica ha il dovere di dare risposte.
E’ del tutto evidente che il centrodestra locale non abbia lasciato alla città strumenti politici o amministrativi utili ad affrontare organicamente il tema della sicurezza, salvo demandarlo oggi a chi ha raccolto un’eredità fatta unicamente di proclami e slogan elettorali”.

Dopo il contrattacco è tempo di interventi e soluzioni. Per Berra “serve dunque proseguire il lavoro che sta portando avanti l’attuale amministrazione teso a trovare risposte in termini di contrasto e prevenzione alla commissione di reati particolarmente odiosi, quali quelli che si manifestano sulle aree pubbliche, di carattere vandalistico, violento o predatorio ai danni di persone che desiderano solo vivere in una città tranquilla, dove ciascun attore istituzionale, nazionale e locale, faccia la sua parte in maniera coordinata e integrata per far sì che i cittadini siano e si sentano sicuri.
Altrettanto importante sarà non dimenticarsi delle ragioni, spesso volontariamente omesse da quella parte politica rimasta inerte in questi anni, che portano al manifestarsi di degrado e fenomeni violenti. Come ricordato dal sindaco, esiste un problema culturale ed educativo, molto più difficile da affrontare ma che è alla base di tutto il tema della convivenza civile e della sicurezza e sul quale bisogna ricominciare ad agire dopo anni di immobilismo”.

 

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