Mobilità delle anche con Stretching e Yoga

Oggi vi propongo una piccola routine per incrementare la mobilità di anche deboli e rigide. Una scarsa mobilità delle anche può contribuire a causare problemi ad altri distretti, come la zona lombare e le ginocchia. Cosa che ci limita nella vita e nell’allenamento, rendendoci difficili esercizi di base come lo Squat.

Le anche sono il centro del movimento del nostro corpo: più le anche sono in salute (e poco rigide) e più cresce il nostro potenziale fisico in termini di forza, esplosività e atletismo.

Incrementare la mobilità delle anche permette di ridurre il carico sulla colonna e sulle ginocchia: il risultato è una migliore efficienza in azioni semplici come camminare, salire le scale, correre e in routine di tutti i giorni come salire e scendere dall’auto, chinarsi a terra e alzarsi, rimanere seduti.

Le anche sono connesse a ogni parte del nostro corpo: se non si muovono bene, si innesca una reazione a catena, che trasferisce limitazioni di movimento. Non puoi fare Squat facilmente, avverti rigidità alla catena posteriore (specie ai femorali) e probabilmente compensi queste limitazioni anche quando cammini. I compensi causano una rigidità lombare progressiva.

Questa piccola routine unisce stretching classico a esercizi di Pilates e mobilità specifica: è utile alla vita di tutti giorni ma anche come propedeutica all’allenamento delle gambe, specie per lo Squat.

Qualche consiglio sull’esecuzione:

🔸 eseguire gli esercizi dinamici con ripetizioni che vanno dalle 8 alle 12

🔸 mantenere l’esercizio statico almeno 90”

🔸 respirare profondamente mentre si esegue l’intera routine

🔸 rispettare l’ordine degli esercizi

🔸 monitorare la propria resistenza, ovvero non esagerare se il range di movimento è limitato

Enjoy!

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