La minestra piacentina che strizza l’occhio alla stracciatella romana

Di Debora Saccardi 16 Marzo 2022 04:02

A seconda delle zone, qualcuno la conosce con il nome di panà, qualcun’ altro invece la chiama panàda ma in entrambi i casi si corre il rischio di confonderla con la più tradizionale zuppa di pane raffermo, di cui avevo già parlato in questa occasione.

Questa minestra piacentina invece, che si realizza davvero con pochi ingredienti, ovvero uova, formaggio grattugiato e pan grattato, forse è più simile alla stracciatella di origine romana e si serve accompagnata da un buon brodo fumante!

Un piatto simbolo non solo delle giornate uggiose, un pò freddolose ma anche dei venerdì di magro e del periodo quaresimale.

 

La ricetta per voi

Il composto di questa minestra non deve risultare troppo duro, compatto e nemmeno liquido ma morbido, per intenderci la consistenza deve assomigliare al burro quando viene lasciato a temperatura ambiente. Si deve lavorare con un paio di cucchiai per ottenere dei piccoli pezzi da far cadere delicatamente nel brodo. Volendo potete arricchire il composto con prezzemolo o foglie di sedano tritate.

Per il brodo, leggete l’articolo.

 

Ingredienti per due persone Quantità
Uova medie n. 2
Grana padano stag. 40 mesi g 100
Pane grattugiato g 30
Brodo l 1,5
Sale fino un pizzico
Pepe nero macinato un pizzico
Noce moscata un pizzico

Procedimento

In una bowl di vetro mescolare le uova e il parmigiano con una frusta.

Aggiungere il pane grattugiato e gli aromi mescolando con un cucchiaio.

Far riposare il composto per circa 30 minuti in frigorifero per consentire a tutti gli ingredienti di amalgamarsi.

Scaldare il brodo e con l’aiuto di due cucchiai formare dei piccoli pezzi di impasto da cuocere nel brodo.  Cuocere a bollore moderato per 3-4 minuti.

Servire la minestra ben calda in zuppiera o fondina.

 

© Copyright 2024 Editoriale Libertà