Consiglio, Barbieri: “All’asta lo scheletro di via X Giugno”. Dibattito sul family-friendly

11 Settembre 2023 16:59

Recupero del parcheggio fatiscente in via X Giugno: ora si può. È stato questo, in sintesi, l’intervento dell’ex sindaco Patrizia Barbieri, capogruppo della civica di centrodestra, nel consiglio comunale di oggi. Sull’ipotetica riqualificazione del posteggio incompiuto e ridotto a scheletro, infatti, l’esponente di minoranza ha comunicato che “il silos multipiano, in stato di abbandono da anni, è stato messo all’asta dal tribunale lo scorso 28 agosto con un’offerta minima di acquisto di 958mila euro. Al di là di ciò che succederà in piazza Cittadella, penso che la necessità evidente di parcheggi nell’area nord della città imponga all’amministrazione una seria riflessione su questa opportunità, un’occasione unica da cogliere per la città. Come centrodestra avevamo valutato e verificato la possibile acquisizione di questo edificio, non potendo però oggettivamente giungere a una soluzione a causa del procedimento giudiziario in atto. Oggi – ha concluso Barbieri – una strada c’è e sarebbe incomprensibile non perseguirla”.

Prospettiva appoggiata da Filiberto Putzu (Liberali): “Un posteggio lì sarebbe molto utile”. La questione dei parcheggi è stata citata anche da Luigi Rabuffi (Alternativa per Piacenza), che ha preso la parola sul futuro posteggio interrato di piazza Cittadella, cantiere che prenderà il via nei prossimi mesi a fronte dell’accordo tra il Comune e il concessionario privato Global parking solution: “In queste settimane tanti cittadini hanno espresso la loro contrarietà a questa opera pubblica, eppure l’amministrazione comunale tira dritto. E l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini non perde occasione per elogiare anche gli altri interventi di cementificazione previsti in città, perciò dovrebbe essere stipendiata dai promotori degli accordi operativi, e non dai cittadini che l’hanno eletta”. Una considerazione, quest’ultima, che è stata fortemente criticata da Putzu, Luca Dallanegra (Per Piacenza) e Stefano Perrucci (Pd): “È un commento molto grave”. E il sindaco Katia Tarasconi ha rincarato la dose: “È inqualificabile”.

Animato ritorno sui seggi dunque – dopo la pausa estiva di agosto – per i consiglieri comunali di Piacenza. Le comunicazioni nell’aula di palazzo Mercanti hanno affrontato vari argomenti politici e amministrativi.

“RIPARTENZA SCOLASTICA A RISCHIO” – Dai banchi della minoranza, il consigliere Massimo Trespidi (civica Barbieri-Liberi) ha denunciato “il grave ritardo delle opere antisismiche nella scuola elementare Due Giugno, che potrebbe causare il ritardo della ripartenza delle lezioni. La prima ditta incaricata ha abbandonato i lavori nel mese di luglio. Non tutti i pilastri del fabbricato sono stati sistemati e l’istituto si presenta come un cantiere aperto. La scuola – ha concluso Trespidi – è ricoperta di polvere e svuotata dagli arredi”.

“FANTINI E FIAZZA BOCCIATI DAL SINDACO” – La capogruppo di FdI Sara Soresi è intervenuta sul “rimpastino” di deleghe varato dal sindaco Tarasconi, ad esempio con il passaggio del marketing dall’assessore Christian Fiazza a Simone Fornasari e la cabina di regia del Pnrr da Adriana Fantini alla stessa prima cittadina: “Così il sindaco ha dato una sorta di pagella all’operato del suo esecutivo, promuovendo Bongiorni e Fornasari, che sono già oberati di lavoro, a scapito di Fantini e Fiazza”.

“MILITARI IN STRADA, ATTO DI CORAGGIO” – Il capogruppo del Pd Andrea Fossati ha sottolineato “il coraggio del sindaco Tarasconi nella richiesta avanzata per ottenere i militari in strada nella zona della stazione, con l’obiettivo di incrementare la sicurezza percepita. Ora – ha proseguito – il governo centrale mantenga i suoi impegni sul territorio”. Luca Zandonella (Lega) e Nicola Domeneghetti (FdI) hanno però chiesto di “estendere la domanda a tutta la città, e non solo all’area di piazzale Marconi”. Il sindaco Tarasconi ha puntualizzato che “per iniziare l’attività di Strade sicure abbiamo ritenuto che il quartiere della stazione e dintorni, ad esempio la Lupa e i giardini Margherita, sia quello più adatto. Il ministero prenderà in considerazione la nostra richiesta. Il tema della sicurezza va affrontato in sinergia con la prefettura, a cui compete la gestione delle forze dell’ordine”.

PIACENZA FAMILY FRIENDLY – Il dibattito consiliare si è acceso anche sulla mozione presentata da Gloria Zanardi (FdI) con la proposta di “qualificare il territorio piacentino come family friendly“, anche allo scopo di “promuovere politiche contro la denatalità”. L’assessore al welfare Nicoletta Corvi ha accolto l’idea: “Ben venga, il network non impone una visione unica di famiglia. Lascio il consiglio libero di decidere”. Contrario, invece, Cugini: “È un cavallo di battaglia di una certa parte politica, anche se non c’è da nessuna parte la definizione di famiglia tradizionale”.
Il tema ha inevitabilmente sollecitato le varie sensibilità della maggioranza. Caterina Pagani (Pc Oltre) ha sottolineato che “nel caso in cui la permanenza nella rete sarà in antitesi con i valori della nostra amministrazione, si potrà uscirne senza problemi”. Stefano Perrucci (Pd), invece, ha espresso una posizione più chiusa: “Non vedo alcun beneficio per la città”. La mozione è stata respinta con 14 voti contrari, 11 favorevoli e quattro astenuti.

Il consiglio, inoltre, ha provveduto alla nomina dei componenti del Comitato dei garanti, previsto dal regolamento per la disciplina del referendum consultivo comunale. La presidenza ha ricevuto sette proposte, di cui due fuori termine: l’emiciclo ha scelto le cinque figure ritenute ammissibili, il notaio Massimo Toscani e gli avvocati Carlo Bernini, Mauro Paladini, Paolo Veneziani e Margherita Prandi. Altre nomine, altro giro di votazioni: l’aula si è espressa sui componenti della Commissione comunale per l’aggiornamento degli albi dei giudici popolari delle Corti d’assise e delle Corti d’assise d’appello, optando per i consiglieri Barbara Mazza e Salvatore Scafuto.

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